Il miglioramento delle condizioni di esercizio del Sistema Elettrico Nazionale ha un impatto diretto e significativo sull’utenza finale, influenzando sia la stabilità della rete che i costi energetici. Una quota considerevole dei costi associati al consumo di energia elettrica è legata all’attivazione dei servizi di gestione in sicurezza, i quali risultano essenziali per garantire l’affidabilità e la resilienza del sistema. In questo contesto, l’utilizzo ottimale delle nuove risorse distribuite, in particolare gli SdA elettrochimici, rappresenta una svolta strategica, consentendo una potenziale riduzione di una serie di investimenti sulla rete e una conseguente ottimizzazione dei costi di approvvigionamento della riserva. Questo avviene grazie a un maggior ventaglio di opzioni di risorse da attivare, che migliorano la flessibilità e l’efficienza del sistema elettrico nazionale.
Nel medio periodo, l’implementazione di queste soluzioni innovative porterà a una riduzione degli oneri di dispacciamento di sistema, traducendosi in una minore spesa energetica per ogni singolo utente finale. Tale riduzione dei costi non solo migliorerà la competitività economica delle imprese e delle famiglie, ma contribuirà anche a rendere il sistema energetico più sostenibile e meno dipendente da fonti fossili.
Un ulteriore beneficio economico, che si può intravedere per l’utente finale, è la possibilità di una partecipazione attiva alla gestione in sicurezza del sistema. Questo significa che gli utenti, attraverso l’integrazione di tecnologie smart e la loro interazione con le piattaforme di gestione dell’energia, potranno beneficiare direttamente dei profitti derivanti dalla remunerazione di nuovi servizi, come l’inerzia sintetica, la fast reserve e il peak shaving/load levelling. Tali servizi permettono di bilanciare in modo più efficace domanda e offerta, riducendo la necessità di interventi emergenziali e favorendo una distribuzione più equa dei costi e dei benefici all’interno del sistema.

Inoltre, una riduzione complessiva dei costi energetici e un maggiore sfruttamento dei vantaggi economici derivanti dalla possibilità di un pieno impiego di IAFR (Impianti Alimentati da Fonti Rinnovabili) avranno un impatto significativo sull’accessibilità ai servizi energetici. Garantire energia a prezzi accessibili e affidabili rappresenta una delle sfide fondamentali per contrastare il fenomeno della povertà energetica, che non riguarda solo i paesi in via di sviluppo, ma anche realtà industrializzate come l’Italia. Nel 2016, infatti, si stimava che oltre 2,2 milioni di famiglie italiane versassero in condizioni di povertà energetica, pari all’8,6% del totale delle famiglie. Interventi mirati e politiche di incentivazione possono contribuire a ridurre questo divario, migliorando l’accesso all’energia e garantendo una maggiore equità nel suo utilizzo.
Impatto sociale
Un altro aspetto di primaria importanza riguarda l’impatto sociale di tali innovazioni. Un aumento della sicurezza e della stabilità del sistema elettrico comporta, in definitiva, un miglioramento tangibile della qualità della vita degli utenti, riducendo il rischio di blackout, abbassando i costi di gestione delle emergenze e assicurando una fornitura continua e affidabile di energia elettrica.
Infine, la ricerca e l’innovazione nel settore potrebbero favorire la nascita di nuove figure professionali altamente specializzate. L’interazione con la piattaforma ViSto, ad esempio, potrebbe portare alla formazione di operatori di mercato capaci di offrire servizi avanzati agli operatori di rete, migliorando così l’integrazione delle energie rinnovabili e la gestione complessiva della rete elettrica. Lo sviluppo di competenze specifiche in questo ambito potrebbe aprire nuove opportunità occupazionali, contribuendo alla crescita di un ecosistema energetico più efficiente, tecnologicamente avanzato e sostenibile.